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Tragedia in Afghanistan: nove bambini uccisi da mine sovietiche

Nove bambini uccisi da mine sovietiche in Afghanistan, simbolo di un Paese martoriato dai conflitti e dal regime talebano.

Tragedia in Afghanistan: nove bambini uccisi da mine sovietiche

In Afghanistan, nove bambini sono stati tragicamente uccisi dall’esplosione di una mina risalente alla guerra contro l’Unione Sovietica degli anni ’80, come riportato da un funzionario della provincia sudorientale di Ghazni.

Hamidullah Nisar, direttore del dipartimento dell’informazione locale, ha comunicato che ieri nove bambini sono stati vittime dell’esplosione di una mina lasciata durante l’invasione russa, mentre stavano giocando nel distretto di Geru. Le vittime erano cinque ragazze e quattro ragazzi, con un’età compresa tra i quattro e i dieci anni.

Nella stessa giornata, un altro bambino è stato ucciso da un’esplosione di munizioni nella provincia occidentale di Herat, che ha causato anche il ferimento di cinque persone.

Questi tragici incidenti sono purtroppo frequenti in Afghanistan, un Paese martoriato da oltre 40 anni di conflitti. L’esercito sovietico invase l’Afghanistan nel dicembre 1979, ritirandosi solo nel febbraio 1989 dopo una lunga e sanguinosa guerra durata quasi un decennio. Attualmente, i talebani hanno riconquistato il potere dall’agosto 2021.

Le mine e gli ordigni inesplosi continuano a rappresentare una minaccia costante, causando mutilazioni e morti, soprattutto tra i più vulnerabili come i bambini. I Paesi con il più alto numero di vittime per mine inesplose includono Afghanistan, Colombia, Iraq, Mali, Nigeria, Ucraina e Yemen.

Questi drammatici eventi si aggiungono all’orrore che si vive in Afghanistan, dove le donne adultere rischiano la lapidazione pubblica, mostrando un lato oscuro e crudele del regime dei talebani che sembra non conoscere fine.

Staff
  • PublishedApril 1, 2024