Tragedia di Pasqua: anziani armati e fine vita
Pasqua di sangue a Corridonia: anziano uccide moglie malata e si spara. L'indagine svela il dramma degli anziani armati e la necessità di regolamentazioni.
Pasqua di sangue ha sconvolto le campagne di Corridonia, nella provincia di Macerata. Bruno Cartechini, un uomo di 86 anni, ha tragicamente ucciso la moglie coetanea, Palma Romagnoli, utilizzando un fucile da caccia regolarmente detenuto. Successivamente, ha puntato l’arma contro se stesso, sparandosi all’addome. Mentre la moglie è deceduta sul colpo, Bruno è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale Torrette di Ancona tramite elisoccorso.
Il dramma si è consumato la mattina di Pasqua, poco dopo l’alba, nella contrada Macina. Palma Romagnoli, già allettata da mesi a causa di una malattia degenerativa e altri seri problemi di salute, è stata vittima di questo tragico evento. Il genero della coppia, che vive al piano superiore con la figlia dei due anziani, ha dato l’allarme dopo aver udito i due colpi sparatI.
Sul luogo sono intervenuti il sostituto procuratore Claudio Rastrelli, il medico legale e il nucleo investigativo dei carabinieri di Macerata. I vicini di casa, profondamente colpiti dalla tragedia, hanno espresso il loro sgomento: “Siamo sconvolti, si amavano tantissimo. Lui non sopportava di vederla soffrire”. L’ipotesi più plausibile è che si tratti di un omicidio motivato dalla disperazione per le condizioni di salute precarie della donna, peggiorate negli ultimi tempi. La Procura di Macerata ha avviato un’indagine per omicidio volontario.
Questo tragico episodio solleva una questione di cui si parla troppo poco: anziani armati. Con l’invecchiamento della popolazione, detenere legalmente un’arma sta diventando per molti anziani un modo “facile” per porre fine alla propria vita, ma anche a quella dei propri cari, spesso affetti da gravi malattie o disabilità. Giorgio Beretta, analista di Opal, ha sottolineato nel 2021 la necessità di affrontare la questione del fine vita con una legislazione adeguata. Beretta ha anche evidenziato l’importanza di regolamentare in modo più rigoroso la detenzione di armi, soprattutto per gli anziani a rischio, e di intensificare i controlli sui legittimi detentori di armi.
Un punto di partenza fondamentale sarebbe l’effettuazione di un censimento aggiornato sul numero di armi legalmente detenute nelle abitazioni dei cittadini. La maggior parte degli omicidi con armi legali avviene in ambito familiare, e uno su quattro è commesso da anziani. È urgente agire con tempestività per prevenire tragedie simili in futuro.