Ora legale: storia, dibattiti e impatto sociale
L'ora legale, con le sue origini storiche e dibattiti attuali, influisce sul ritmo di vita e sul risparmio energetico. Scopri le prospettive globali sull'adozione e l'utilità di questa pratica.
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, alle 2, in Italia è tornata l’ora legale, comportando una riduzione di un’ora nel sonno. Mentre gli smartphone si sono aggiornati automaticamente, gli orologi analogici in casa richiedono uno spostamento in avanti di un’ora prima di andare a dormire.
L’ora legale porta con sé il cambiamento nel ritmo della luce naturale: le mattine saranno più luminose un’ora più tardi, mentre le serate si faranno buie un’ora più tardi. Questa pratica sostituisce l’ora solare e contribuisce al risparmio energetico, riducendo l’uso dell’illuminazione elettrica durante le ore di veglia.
Origini e storia dell’ora legale
L’idea dell’ora legale è spesso attribuita a Benjamin Franklin, che nel 1784 suggerì ai parigini di alzarsi presto per sfruttare la luce solare e risparmiare sulle candele. In Italia, l’ora legale è stata introdotta nel 1916 durante la Prima guerra mondiale. Dopo essere stata abolita nel 1920, è stata ripristinata nel 1966 per ottimizzare l’uso della luce solare in un periodo di crisi energetica.
Da allora, l’ora legale è stata soggetta a varie modifiche: dal 1981 viene adottata l’ultima domenica di marzo. Nel 1996, l’Unione Europea ha stabilito regole comuni per il passaggio all’ora legale tra gli stati membri.
Attualità e dibattiti sull’ora legale
Nel 2022, il Senato degli Stati Uniti ha proposto di rendere permanente l’ora legale a partire dal novembre 2023, ma la proposta non è stata discussa alla Camera e è decaduta. Negli Stati Uniti, l’ora legale, chiamata DST (Daylight Saving Time), è in vigore dal 10 marzo.
Alcuni paesi, come la Russia, hanno abbandonato l’ora legale, mentre in altri come gli Stati Uniti e l’Italia si discute annualmente sull’utilità di questa pratica e sui suoi effetti sul benessere. Alcuni media hanno criticato il passaggio all’ora legale definendolo dispendioso, inutile e stressante per la salute e le relazioni sociali.
In Europa, si è dibattuto sulla possibilità di lasciare ai singoli paesi la decisione sull’uso dell’ora legale, ma la questione è stata temporaneamente rinviata.
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