Attacco Russia-Ucraina: Crisi Energetica in Aumento
La Russia attacca infrastrutture energetiche in Ucraina, causando danni e interruzioni. Preoccupazione per la stabilità economica e energetica della regione.
Nella notte tra giovedì e venerdì, la Russia ha condotto un massiccio attacco contro le infrastrutture energetiche in dieci regioni dell’Ucraina utilizzando 99 droni e missili. Questo rappresenta il quarto attacco di tale portata effettuato dalla Russia contro l’Ucraina negli ultimi dieci giorni. L’esercito ucraino ha riportato che sono stati abbattuti 84 dei 99 droni e missili, ma i restanti hanno causato danni significativi a diverse infrastrutture, tra cui le centrali idroelettriche situate nelle città di Kaniv e Dniester. Inoltre, la società energetica ucraina privata DTEK ha segnalato danni a tre delle sue centrali elettriche alimentate da combustibili fossili.
Come conseguenza di questo attacco, si sono verificate interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica nelle regioni di Vinnytsia, Donetsk, Kharkiv e Kherson. Secondo quanto riportato dai governatori locali, l’attacco ha causato la morte di due persone e il ferimento di almeno sei individui. La settimana precedente, un attacco simile aveva lasciato più di un milione di persone senza elettricità in varie parti del paese.
Il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, ha espresso preoccupazione riguardo all’intenzione della Russia di non solo danneggiare, ma anche far collassare su vasta scala i sistemi energetici del paese, come già tentato alla fine del 2022. I danni subiti dalle infrastrutture energetiche durante il conflitto hanno anche ripercussioni economiche significative per l’Ucraina.
L’Ucraina è tradizionalmente un esportatore di energia elettrica, grazie alla presenza sul suo territorio di diverse centrali nucleari, centrali a carbone, impianti idroelettrici e linee di trasmissione costruite soprattutto durante l’epoca sovietica. Prima della pandemia, si stima che l’Ucraina producesse circa il doppio dell’energia elettrica consumata internamente, vendendo la maggior parte di essa ai paesi dell’Unione Europea. I proventi derivanti dalla vendita di energia hanno svolto un ruolo significativo nel sostenere l’economia ucraina anche durante il periodo di guerra.
Questi attacchi alla rete energetica dell’Ucraina rappresentano una minaccia non solo per la sicurezza del paese, ma anche per la stabilità economica e energetica dell’intera regione.
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