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Elezioni amministrative in Turchia: la sfida per il controllo di Istanbul

Elezioni amministrative in Turchia con focus su Istanbul. Erdogan e l'opposizione si contendono il controllo della città simbolo del Paese. La popolarità del presidente in gioco.

Elezioni amministrative in Turchia: la sfida per il controllo di Istanbul

In Turchia si torna alle urne, con milioni di elettori chiamati a votare alle elezioni amministrative. L’appuntamento di domenica (31 marzo) sarà un test per valutare la popolarità del presidente Recep Tayyip Erdogan, dopo la vittoria alle presidenziali del maggio dello scorso anno.

Per il suo partito Giustizia e Sviluppo (Akp) le elezioni rappresentano un’opportunità di rivincita dopo la debacle delle amministrative di cinque anni fa, quando la formazione venne sconfitta in tutte le città chiave, a partire dalla capitale Ankara e dalla città simbolo del Paese, Istanbul.

Soprattutto in quest’ultima la battaglia sarà centrale, con l’opposizione, uscita a pezzi dalle presidenziali, che vuole mantenere il controllo della capitale economica. Alle ultime elezioni locali, l’opposizione unita strappò la metropoli sul Bosforo dopo 25 anni di potere ininterrotto da parte del partito di Erdogan, che proprio come sindaco di Istanbul iniziò nel 1994 la sua carriera politica.

La perdita della città rappresentò un colpo durissimo per il ‘Sultano’, che oggi sogna una rivalsa. Per farlo ha scelto di affidarsi a Murat Kurum, 47enne ex ministro dell’Urbanizzazione e dell’Ambiente, che sfiderà il sindaco in carica, Ekrem Imamoglu, un esponente del Partito Popolare Repubblicano (Chp) di centro-sinistra.

Questa volta però Imamoglu corre senza il sostegno del Dem, il principale partito filo-curdo della Turchia, e dei nazionalisti dell’Iyi, che schierano propri candidati. Per Erdogan un’ottima notizia, che però è rovinata dal fatto che sulle schede ci sarà un partito religioso-conservatore, il Partito Nuovo Welfare (Yrp), che cerca voti tra i delusi per la gestione economica del Paese e che promette di sottrarre preferenze ai candidati dell’Akp.

I sondaggi indicano una corsa testa a testa tra Imamoglu e Kurum, che hanno entrambi promesso progetti infrastrutturali per rendere gli edifici antisismici e alleviare il problema cronico del traffico della città.

Istanbul è il gioiello, il tesoro, la pupilla degli occhi della nostra nazione, ha dichiarato Erdogan in un comizio in città sette giorni prima delle elezioni comunali del 31 marzo. Il bilancio della municipalità metropolitana di Istanbul è superiore a quello di tutte le altre 80 città del Paese, con 516 miliardi di lire (quasi 15 miliardi di euro) nel 2024, comprese le sue controllate.

Il bilancio della seconda città, Ankara, è di 92 miliardi. Il controllo delle grandi città e dei loro bilanci può dare ai partiti la possibilità di controllare i finanziamenti, gli appalti e la creazione di posti di lavoro, aumentando la loro popolarità sulla scena nazionale.

“L’inverno arriva in Turchia solo quando nevica a Istanbul”, ha detto il sondaggista Erman Bakirci dell’Istituto Konda, ricordando il detto del presidente Erdogan secondo cui “chi vince Istanbul vince la Turchia”.

“Quando governi Istanbul, servi e tocchi quasi sedici milioni di persone, di cui undici milioni sono elettori, e questo ti dà un’enorme opportunità politica”, ha aggiunto Bakirci.

I sondaggi danno il primo cittadino uscente in leggero vantaggio. Ma il presidente Erdogan, aiutato da una stampa in gran parte sotto il controllo del governo, ha già ribaltato le previsioni per le elezioni presidenziali del maggio 2023, ora punta a fare lo stesso. Ekrem Imamoglu ha ironizzato sul coinvolgimento del capo di Stato nella campagna elettorale: “Mi chiedo chi sia il nostro rivale”, ha detto davanti a una folla di sostenitori.

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Staff
  • PublishedMarch 30, 2024