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Pussy Riot: condanna e fuga, la storia di Lucy Shtein

Lucy Shtein, membro delle Pussy Riot, condannata a 6 anni in Russia per diffusione di notizie false sulla guerra in Ucraina, fugge all'estero travestita da rider.

Pussy Riot: condanna e fuga, la storia di Lucy Shtein

Mercoledì, un tribunale russo ha emesso una condanna a sei anni di carcere nei confronti di Lucy Shtein, una delle componenti del collettivo femminista russo e band punk Pussy Riot, in sua assenza. La sentenza è stata motivata dalla diffusione di notizie false sulla guerra in Ucraina tramite un post pubblicato su X (allora Twitter) nel marzo del 2022, in cui accusava le truppe russe di «bombardare città straniere e uccidere persone», secondo quanto riportato dal sito di notizie indipendente Mediazona.

Shtein, 27 anni, ha lasciato la Russia nel maggio del 2022, fuggendo dagli arresti domiciliari travestita da rider e raggiungendo prima la Bielorussia e poi la Lituania. Anche la sua fidanzata, Maria Alyokhina, membro delle Pussy Riot, ha seguito lo stesso percorso poche settimane dopo. Le due donne hanno successivamente ottenuto la cittadinanza islandese in breve tempo. Le autorità russe hanno dichiarato che l’inizio della condanna di Shtein avverrà solo dopo la sua estradizione in Russia, anche se tale eventualità è considerata improbabile.

Nel corso degli anni, le tre principali componenti delle Pussy Riot sono state ripetutamente condannate dalla giustizia russa per le loro azioni contro il governo del presidente Vladimir Putin. Il gruppo, celebre sia in patria che all’estero, ha suscitato numerose critiche all’interno della comunità femminista russa per i metodi adottati, il linguaggio utilizzato e l’accusa di aver orchestrato un’operazione volta a ottenere principalmente successo mediatico all’estero anziché un effettivo cambiamento nella condizione delle donne nel paese.

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Staff
  • PublishedMarch 29, 2024