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L’omicidio di Chokri Belaïd: tensioni politiche in Tunisia

Undici anni fa, l'omicidio di Chokri Belaïd scatenò proteste contro Ennahda, alimentando tensioni politiche. Le accuse persistono nonostante le sentenze emesse.

L’omicidio di Chokri Belaïd: tensioni politiche in Tunisia

In Tunisia, undici anni fa, nel 2013, quattro individui sono stati condannati a morte e due all’ergastolo per il coinvolgimento nell’omicidio del politico di sinistra Chokri Belaïd. Questo tragico evento rappresentò il primo assassinio politico in Tunisia dopo molti decenni, scatenando violente proteste contro Ennahda, il partito islamista moderato allora al potere. Molti ritenevano che i dirigenti di Ennahda fossero coinvolti nell’omicidio, almeno per non aver adottato misure adeguate per contrastare i gruppi estremisti islamici presenti nel paese.

Successivamente, Mohamed Brahmi, un altro politico di sinistra, fu assassinato, provocando ulteriori proteste che portarono alle dimissioni del governo di Ennahda all’inizio del 2014. Nonostante ciò, i tribunali non hanno ancora individuato alcun coinvolgimento dei membri del partito nei due omicidi: gli individui condannati facevano parte dell’organizzazione jihadista Ansar al Sharia.

Nonostante le sentenze emesse, i familiari e i sostenitori di Belaïd continuano a accusare i dirigenti di Ennahda di essere almeno in parte responsabili dell’omicidio, alimentando così tensioni e controversie politiche nel paese.

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