Femminicidio a Cologno al Serio: la tragica storia di Joy Omoragbon
Joy Omoragbon, donna nigeriana di 49 anni, uccisa brutalmente da Aimiose Osarumwense. Il femminicidio scuote la cittadina lombarda, evidenziando l'urgenza di contrastare la violenza di genere.
Un’altra tragica vicenda di femminicidio si è verificata a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. La vittima, Joy Omoragbon, una donna di 49 anni, è stata brutalmente uccisa a coltellate da Aimiose Osarumwense, 45 anni, il quale è stato prontamente arrestato dai carabinieri. La terribile scena del delitto si è consumata nella casa in cui la coppia, entrambi di origine nigeriana, viveva da diversi anni.
Non sono emerse segnalazioni di maltrattamenti o litigi da parte dei vicini, rendendo ancora più incomprensibile e scioccante questo ennesimo caso di femminicidio. Il sindaco del comune lombardo, Chiara Drago, ha sottolineato che si tratta di un fenomeno allarmante e inaccettabile, che continua a mietere vittime anche nel 2024.
La vittima, Joy Omoragbon, oltre a svolgere il ruolo di badante, era una donna impegnata e rispettata nella comunità. Il suo assassino, Aimiose Osarumwense, era disoccupato e aveva avuto problemi psichici in passato, tanto che era stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. La tragedia si è consumata in una casa di corte nel centro storico di Cologno, dove i vicini hanno allertato le forze dell’ordine dopo aver udito le urla disperate della donna.
Le autorità intervenute sul luogo del delitto, tra cui ambulanze, carabinieri e polizia locale, non sono riuscite a salvare la vita di Joy Omoragbon. Si tratta di un evento drammatico che si è verificato in un contesto familiare e economico già difficile.
Aimiose Osarumwense, conosciuto come “Osa” dagli amici, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario dai carabinieri di Treviglio. Il sindaco di Cologno ha espresso il suo dolore e la sua rabbia di fronte a questa tragedia, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare per cambiare la situazione e contrastare la violenza di genere.
Il sindaco ha sottolineato su Facebook la necessità di un impegno costante e collettivo per promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere. In un momento di lutto e dolore per la perdita di una concittadina, è fondamentale riflettere sulle azioni concrete che possono essere intraprese per prevenire futuri episodi di violenza e femminicidio.
