Attentato a Mosca: Timori di una Nuova Guerra con l’Ucraina
L'attentato al teatro Crocus di Mosca solleva timori di una possibile escalation militare tra Russia e Ucraina, con accuse incrociate e preoccupazioni per una dichiarazione di guerra imminente.
In Ucraina, l’attentato contro il teatro Crocus di Mosca ha suscitato preoccupazione tra la popolazione e i media riguardo al futuro della guerra. C’è il timore che il regime russo di Vladimir Putin possa sfruttare l’attacco terroristico per giustificare ulteriori azioni militari aggressive, come la mobilitazione di nuovi soldati.
Un segnale che Putin potrebbe voler utilizzare l’attentato come pretesto per intensificare la violenza nella guerra in Ucraina è emerso dal fatto che il suo regime ha accusato l’Ucraina e i suoi alleati senza prove di complicità nell’attacco. Putin ha immediatamente incolpato l’Ucraina per la strage al teatro Crocus, pur riconoscendo che gli autori materiali erano “islamisti radicali”. Il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, ha addirittura affermato che la responsabilità principale era dell’Ucraina.
Dopo l’attentato a Mosca, in Ucraina sono sorte preoccupazioni per una possibile rappresaglia militare russa. Sebbene le autorità ucraine abbiano pubblicamente respinto le accuse, in briefing riservati hanno espresso timori che la Russia potesse sfruttare le accuse per alimentare l’antipatia verso l’Ucraina e giustificare una nuova mobilitazione militare.
Un articolo pubblicato sull’agenzia di stampa ucraina Ukrinform ha ipotizzato che Putin potrebbe annunciare “nuove decisioni inumane” entro la fine della settimana successiva all’attacco.
Non è chiaro quali azioni la Russia potrebbe intraprendere. Alcuni ritengono che la Russia abbia già impegnato tutte le sue risorse nel conflitto, mentre altri, come il politologo Volodymyr Fesenko, ritengono che la Russia abbia ancora la capacità di intensificare il conflitto.
Esiste il timore che la Russia possa dichiarare guerra all’Ucraina, anche se legalmente non è in guerra con il paese. Una dichiarazione di guerra potrebbe consentire la mobilitazione di riservisti e soldati di leva, che finora non sono stati impiegati in modo significativo nel conflitto.
Alcuni esperti ritengono che l’attentato possa essere stato orchestrato per giustificare una nuova escalation militare. L’ex viceministro dell’Informazione ucraino, Dmytro Zolotukhin, ha sostenuto che i veri responsabili dell’attacco sono a Mosca.
L’attacco ha suscitato reazioni diverse tra gli ucraini, con alcune persone che esprimono soddisfazione per il fatto che la Russia abbia sperimentato il terrore che gli ucraini subiscono da anni. Altri vedono l’attacco come un’opportunità per la Russia di avere un nuovo nemico.
Il governo ucraino ha risposto alle critiche sulla mancanza di condoglianze per le vittime, sottolineando che gli ucraini condannano il terrorismo globale, nonostante le circostanze complesse del conflitto in corso.
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