Cronaca

Femminicidio a Bolzano: condannato a 24 anni l’omicida di Alexandra Mocanu

Alexandra Mocanu, barista rumena di 35 anni, uccisa dal compagno adottivo Avni Mecja a Bolzano. Condannato a 24 anni di reclusione per omicidio pluriaggravato. Profilo Facebook falso, litigi e maltrattamenti. Sentenza con risarcimento di 320 mila euro al figlio e al marito della vittima.

Femminicidio a Bolzano: condannato a 24 anni l’omicida di Alexandra Mocanu

Nell’ottobre del 2022, nella sua casa di Bolzano, Alexandra Elena Mocanu è stata uccisa dal compagno Avni Mecja, come confermato dai giudici che lo hanno condannato a 24 anni di reclusione per omicidio pluriaggravato. Il femminicidio si è consumato nell’appartamento della coppia situato in viale Trieste la sera del 22 ottobre 2022. La vittima, di 35 anni, era originaria della Romania e svolgeva l’attività di barista nel capoluogo altoatesino.

I parenti di Mecja hanno fatto la macabra scoperta, allertati da una telefonata sospetta ricevuta dall’uomo. Avni Mecja aveva contattato il fratello, residente a Verona, annunciando la necessità di fuggire perché ricercato. Tuttavia, poche ore dopo si è presentato spontaneamente in Procura confessando l’omicidio della compagna. Nonostante il profilo Facebook condiviso della coppia mostrasse un’apparente armonia, sembra che la relazione fosse segnata da frequenti litigi e che la vittima avesse segnalato presunti episodi di maltrattamenti.

Nel giorno del delitto, Alexandra sarebbe stata colpita con un martello e il suo corpo avvolto in una coperta. La procuratrice Federica Iovene aveva richiesto la condanna all’ergastolo, mentre l’avvocato difensore di Avni Mecja, Massimo Dal Ben, aveva invocato il riconoscimento delle attenuanti generiche per il suo assistito, basate sulla confessione, la collaborazione con le autorità e il risarcimento al figlio della vittima, considerandole prevalenti o equivalenti alle aggravanti contestate.

La decisione dei giudici è stata di considerare le aggravanti (la convivenza e la precedente condanna per stalking) equiparabili alle attenuanti (la confessione e la collaborazione con le autorità), stabilendo un risarcimento di 320 mila euro a favore del figlio della vittima e di cinque al marito, dal quale la vittima si era separata.

Staff
  • PublishedMarch 27, 2024