Il Messaggio e Il Leone del Deserto: Simboli Cinematografici della Libia
Due film iconici, finanziati da Gheddafi, diventano simboli nazionali e di resistenza. L'impatto sulla cultura e l'industria cinematografica libica.
In Libia, due film sono particolarmente amati e visti: “Il messaggio” del 1976 e “Il leone del deserto” del 1980. Trasmessi dalla televisione in occasione di festività e celebrazioni ufficiali, sono diventati simboli del paese. Finanziati dall’ex presidente Muammar Gheddafi, questi film hanno assunto un ruolo centrale nella storia libica, diventando quasi come i classici film natalizi in Italia.
Pensati inizialmente come strumenti di propaganda del regime, nel tempo “Il messaggio” e “Il leone del deserto” hanno acquisito una propria identità, diventando persino simboli dell’opposizione a Gheddafi. Questa evoluzione ha influenzato profondamente l’industria cinematografica libica, condizionando i gusti del pubblico. Entrambi i film, per le loro peculiarità, sono oggi oggetto di studi e apprezzati anche dalla critica.
Quando il regista siriano Mustafa Akkad si trovò a dover rappresentare la vita di Maometto sullo schermo, decise di adottare una tecnica particolare: non mostrare mai il volto del protagonista e non farne udire la voce. Questo per rispettare le restrizioni presenti in molti paesi musulmani sulla rappresentazione del profeta dell’Islam. Il film fu girato interamente in soggettiva, per evitare di irritare il pubblico più dogmatico.
Nonostante le difficoltà incontrate durante la produzione, “Il messaggio” fu portato a termine grazie all’intervento di Gheddafi, che finanziò nuove location per le riprese. I costi di produzione furono elevati, con la realizzazione di due versioni del film e la ricostruzione della Mecca, città santa islamica, a Marrakech.
Dopo il successo di “Il messaggio”, Gheddafi finanziò un altro film, “Il leone del deserto”, dedicato alla figura di Omar al-Mukhtar, eroe della resistenza libica contro l’Italia coloniale. Nonostante fosse concepito come strumento di propaganda, il film è stato apprezzato dalla critica per la sua unicità, trattando un tema poco rappresentato nel cinema.
Nonostante i tentativi di Gheddafi di controllare la narrazione, “Il leone del deserto” divenne un simbolo di resistenza contro il regime. In Libia, entrambi i film sono considerati cult e vengono visti in famiglia durante le festività, conferendo un senso di appartenenza e radicamento alla popolazione.
Questi film hanno influenzato profondamente l’industria cinematografica libica, che sotto il regime di Gheddafi si concentrava principalmente sulla produzione di documentari e film propagandistici. A parte “Il messaggio” e “Il leone del deserto”, il cinema libico non ha prodotto opere di rilievo riconosciute a livello internazionale.
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