Cronaca

Aggressione al preside a Roma: polemiche e reazioni

Aggressione al preside a Roma per sospensione studente. Polemiche e reazioni. Nuova legge per proteggere il personale scolastico.

Aggressione al preside a Roma: polemiche e reazioni

La violenta aggressione ai danni del preside dell’istituto paritario San Gabriele di Roma continua a suscitare scalpore. L’episodio ha avuto luogo a seguito di una sospensione inflitta a uno studente per aver insultato un insegnante. Secondo quanto emerso, il compagno della madre dello studente si è introdotto nell’ufficio del dirigente scolastico, Raimondo Pietroletti, cercando di costringerlo a revocare la sanzione con minacce. Di fronte al rifiuto del preside, l’uomo si è scagliato contro di lui, provocandogli lesioni che hanno richiesto il ricovero in ospedale.

Il motivo dell’aggressione risiedeva nel dissenso del patrigno rispetto alla punizione inflitta al ragazzo. Dopo aver insultato un docente, il ragazzo aveva rivolto le sue ire anche al preside, esigendo l’annullamento della sospensione. L’aggressione è avvenuta in presenza di numerosi testimoni, con il preside che è stato trasportato in ospedale in codice giallo. Le indagini sono in corso da parte della polizia, che ha ricevuto la denuncia del dirigente scolastico e identificato l’aggressore.

Le polemiche riguardanti l’aggressione non si sono placate, con la scuola che ha inviato una nota a tutte le famiglie per informarle sull’accaduto. L’istituto cattolico, fondato nel 1929 e situato nell’area nord di Roma, ha descritto l’aggressore come “visibilmente alterato”. Il consiglio d’amministrazione ha anche scritto ai genitori degli studenti, poiché l’aggressione è avvenuta sotto gli occhi del figlio minore dell’aggressore.

Il ministero dell’istruzione ha avviato le procedure necessarie con l’avvocatura dello Stato. Il ministro Giuseppe Valditara ha condannato fermamente l’accaduto e ha espresso i suoi auguri di pronta guarigione al dirigente scolastico. Tuttavia, ha sottolineato che le parole non sono sufficienti, poiché un’aggressione a un lavoratore della scuola equivale a un attacco all’istituzione stessa. Il ministro ha ribadito l’impegno nel ripristinare la cultura della legalità e del rispetto all’interno della comunità scolastica.

Le aggressioni ai danni di insegnanti e presidi sono sempre più frequenti. Recentemente, un docente di un istituto a Porto Torres è stato minacciato di morte e ferito da un ragazzo di 17 anni. Le statistiche evidenziano un aumento delle aggressioni al personale scolastico, con 36 casi registrati l’anno scorso e una media di un caso a settimana quest’anno. Inoltre, si osserva un incremento del 111% dei casi in cui gli autori delle aggressioni sono i genitori anziché gli studenti.

Il governo ha reagito introducendo una nuova legge per proteggere il personale scolastico. Il disegno di legge, recentemente approvato, prevede pene più severe per i reati commessi ai danni del personale scolastico, aumentando da cinque a sette anni e mezzo la pena per l’aggressione e da tre a quattro anni e mezzo per l’oltraggio.

Staff
  • PublishedMarch 25, 2024