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Isis-K: Attacco terroristico a Mosca

Attacco terroristico alla Crocus City Hall di Mosca rivendicato dall'Isis-K. Le origini, la minaccia e le implicazioni regionali dell'organizzazione terroristica.

Isis-K: Attacco terroristico a Mosca

Un attacco sanguinoso alla Crocus City Hall di Mosca ha sollevato sospetti sull’Isis-K come possibile responsabile. Almeno cinque uomini hanno aperto il fuoco sulla folla e incendiato la struttura, generando caos e terrore. L’intelligence americana ha confermato la credibilità della rivendicazione dello Stato Islamico, pubblicata sul canale Telegram di Amaq, affiliato all’organizzazione terroristica dell’Isis-K.

Il gruppo noto come Isis-K, acronimo di Islamic State Khorasan Province, prende il nome da un’antica regione che comprende parti di Iran, Afghanistan e Pakistan. Sebbene la base principale dell’organizzazione sia in Afghanistan, negli ultimi anni ha dimostrato di poter compiere attacchi anche in altri Paesi, concentrando le sue azioni soprattutto nell’Asia centrale e in Russia.

Le origini dell’Isis-K risalgono al 2015, durante un periodo di massima espansione dello Stato Islamico. Il gruppo è emerso da un incontro tra emissari dell’Isis e un gruppo di talebani delusi dai loro comandanti. Nonostante il numero di affiliati sia diminuito nel tempo, con stime che nel 2021 indicavano circa 1.500-2.000 miliziani, la partenza delle truppe statunitensi dall’Afghanistan ha riportato l’Isis-K al centro dell’attenzione come una minaccia seria per le intelligence occidentali e per i talebani stessi.

Il credo estremamente rigido della Sharia, la legge islamica, è alla base dell’ideologia dell’Isis-K, che lo porta a considerare i talebani come devianti e a condannare il regime iraniano per ciò che definisce come politeismo e apostasia. L’organizzazione terroristica ha preso di mira anche Mosca, criticando aspramente Putin per la sua politica propagandistica e accusando il Cremlino di avere “sangue musulmano sulle mani” a causa dei suoi interventi in Afghanistan, Cecenia e Siria.

Secondo esperti come Colin Clarke del Soufan Center e Michael Kugelman del Wilson Center, l’Isis-K avrebbe concentrato le sue attenzioni sulla Russia negli ultimi due anni, con l’obiettivo di colpire il Paese per le sue attività militari in territori a maggioranza musulmana. Le ipotesi dietro l’attentato alla Crocus City Hall puntano quindi a una volontà di destabilizzare Mosca in risposta alle azioni russe in diverse regioni.

Anche i talebani, nemici dichiarati dell’Isis-Khorasan, hanno condannato con fermezza la strage di Mosca rivendicata dall’organizzazione terroristica. Il portavoce del ministero degli Esteri del governo talebano ha sottolineato la necessità di una posizione coordinata e risoluta contro episodi simili che minacciano la stabilità regionale, descrivendo l’Isis come un gruppo manipolato da agenzie d’intelligence con l’obiettivo di diffamare l’Islam e creare instabilità nell’area.

Staff
  • PublishedMarch 23, 2024