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Pressioni USA sull’Ucraina: rischio inflazione elettorale

Gli USA esercitano pressioni sull'Ucraina per fermare attacchi alle raffinerie russe, temendo un aumento dei prezzi del petrolio e l'influenza sulle elezioni di Biden.

Pressioni USA sull’Ucraina: rischio inflazione elettorale

Gli Stati Uniti avrebbero esercitato pressioni sull’Ucraina affinché cessi gli attacchi alle raffinerie di petrolio russe. Il timore di Washington è che tali attacchi possano provocare un aumento dei prezzi globali del greggio, innescando una nuova ondata inflazionistica che potrebbe avere serie conseguenze per il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in vista delle prossime elezioni. Questo è quanto riportato dal quotidiano britannico Financial Times, citando fonti vicine alla Casa Bianca e all’intelligence ucraina.

Nelle ultime settimane, l’Ucraina ha intensificato gli attacchi aerei alle infrastrutture energetiche russe. Secondo quanto riferito al Financial Times da un funzionario dell’intelligence militare ucraina, dall’inizio dell’anno sono stati condotti almeno nove raid che hanno colpito terminal, depositi e strutture di stoccaggio. Kiev ha dimostrato di essere in grado di colpire la maggior parte delle infrastrutture di esportazione del petrolio nella Russia occidentale, che costituiscono il 60% delle esportazioni del Paese.

Questa mossa dell’Ucraina va interpretata alla luce di due fattori. Da un lato, le sanzioni occidentali, come il price cap sul petrolio russo, non hanno sortito gli effetti sperati: sebbene i ricavi dall’export di fonti fossili siano diminuiti del 24% nel 2023, non sono crollati. Ciò consente a Vladimir Putin di continuare a finanziare la sua macchina bellica con i profitti derivanti dalle fonti fossili. Dall’altro lato, l’Ucraina ha voluto inviare un segnale ai suoi alleati riguardo ai ritardi nella fornitura di armi e munizioni, che stanno favorendo Mosca. Kiev desidera anche evidenziare i progressi compiuti nello sviluppo dei droni, esercitando pressione sul Cremlino.

Tuttavia, questo attivismo non è ben visto dalla Casa Bianca. Colpire il settore petrolifero russo potrebbe innescare un’escalation inflazionistica proprio mentre negli Stati Uniti si entra nella fase cruciale della campagna elettorale che vedrà Biden contrapposto a Donald Trump. Come ha dichiarato l’ex consigliere energetico della Casa Bianca, Bob McNally, al Financial Times, “Niente spaventa un presidente americano in carica più di un aumento dei prezzi alla pompa durante un anno elettorale”.

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Staff
  • PublishedMarch 22, 2024