Indagine su presunto crimine di guerra in Ucraina: la più grave esecuzione sommaria dall’invasione russa
Le autorità ucraine avviano indagine su video shock a Pokrovsk nel Donbass occidentale
Le autorità ucraine hanno avviato un’indagine su un presunto crimine di guerra perpetrato dai russi a Pokrovsk, nel Donbass occidentale. Secondo il procuratore generale Andriy Kostin, si tratterebbe della più grave esecuzione sommaria dall’inizio dell’invasione russa.
L’inchiesta è stata avviata in seguito alla diffusione di un video su Telegram che mostra un gruppo di soldati uscire da una trincea sotto la minaccia delle armi. Mentre la battaglia infuria intorno a loro, i soldati vengono fatti allineare su un prato e poi cadono uno dopo l’altro, presumibilmente colpiti dai proiettili sparati dal nemico.
Al momento, il video non è stato verificato da fonti indipendenti, ma a Kiev si ritiene che si sia trattato di un’uccisione deliberata di 16 soldati che si erano arresi. Mosca non ha ancora risposto alle accuse.
Il procuratore Kostin ha dichiarato che le immagini sono la prova che l’uccisione e la tortura dei prigionieri di guerra non sono episodi isolati, ma fanno parte di una politica deliberata della leadership militare e politica russa. Ha inoltre affermato che saranno individuati e chiamati a rispondere degli atti commessi, dai soldati esecutori fino a coloro che impartiscono gli ordini criminali e plasmano la dottrina russa di violenza e intimidazione.
Kiev sostiene di aver documentato oltre 130.000 crimini di guerra commessi da Mosca dall’inizio della sua invasione su vasta scala nel febbraio 2022.
