La sfida dell’eterna giovinezza: la controversa terapia genica di Liz Parrish
Il caso di BioViva e le promesse di ringiovanimento cellulare
Con l’avanzare dell’età, gli organi subiscono un processo di invecchiamento che aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche. Tuttavia, mentre l’età anagrafica progredisce per tutti con la stessa costanza, l’età biologica, ovvero l’effettiva condizione fisica, può evolversi a ritmi diversi. Questo fenomeno spiega come alcune persone possano presentare un’età anagrafica molto diversa da quella biologica.
Liz Parrish, amministratrice delegata di BioViva, un’azienda biofarmaceutica all’avanguardia, ha acquisito fama mondiale per essersi sottoposta a trattamenti sperimentali di ringiovanimento cellulare sviluppati dalla sua stessa azienda. BioViva è pioniera nell’utilizzo di tecnologie avanzate per creare trattamenti in grado di contrastare gli effetti dell’invecchiamento a livello cellulare, trattamenti che Parrish stessa ha testato su di sé. Secondo le sue dichiarazioni, la terapia genetica di BioViva l’avrebbe ringiovanita di ben 20 anni. Tuttavia, la comunità scientifica ha criticato il suo lavoro poiché non è stato sottoposto ai necessari test preclinici prima di essere applicato su un essere umano.
La paziente zero
Nel 2015, Parrish è diventata la “paziente zero” sottoponendosi a due terapie geniche sperimentali sviluppate da BioViva. Per fare ciò, ha viaggiato da Seattle, sede dell’azienda, fino in Colombia, poiché il trattamento non aveva superato i test preclinici richiesti per l’approvazione ufficiale (in questo caso, da parte della FDA) per essere testato sull’uomo. Secondo le sue affermazioni, queste terapie l’avrebbero resa più giovane di 20 anni. Anche se ancora oggetto di valutazione scientifica, altre persone avrebbero recentemente iniziato a sottoporsi a tali trattamenti.
La terapia genetica della longevità
Il trattamento si basa sull’associazione di due terapie geniche che rallentano l’invecchiamento cellulare. La prima consiste in un inibitore della miostatina, una proteina che regola le dimensioni muscolari, contrastando la perdita di tono muscolare. La seconda terapia, la vera e propria terapia genetica, stimola la produzione di telomerasi nelle cellule, enzimi che mantengono i telomeri sufficientemente lunghi per prevenire l’invecchiamento e la morte cellulare. I telomeri sono porzioni di DNA che si trovano alle estremità dei cromosomi e proteggono il materiale genetico durante la replicazione cellulare. Ad ogni ciclo cellulare, i telomeri si accorciano, segnando l’invecchiamento della cellula.
La lunghezza dei telomeri è un indicatore dello stato di salute generale dell’organismo: più sono lunghi, più giovane è la cellula. La terapia di Parrish mira a invertire questo processo, stimolando le cellule a produrre più telomeri. L’età biologica di Liz è stata valutata in base al numero e alla lunghezza dei telomeri nei suoi globuli bianchi. Tuttavia, recenti studi suggeriscono che questo indicatore rifletta più lo stato di salute dell’organismo che il suo effettivo invecchiamento.
Il Longevity World Forum
Parrish sarà una figura di spicco alla terza edizione del Longevity World Forum che si terrà ad Alicante (Spagna) il 17 e 18 ottobre. Questo importante evento internazionale riunirà esperti, scienziati e tecnologi di diverse discipline per discutere sui progressi più innovativi nella ricerca di una vita più lunga e migliore. Durante il forum, Parrish condividerà la sua esperienza con le terapie geniche sviluppate da BioViva e il loro impatto sull’invecchiamento. La sua presentazione centrale si concentrerà sul lavoro di BioViva nella terapia genica per prolungare la vita sana. Gli organizzatori ritengono che la partecipazione di Parrish sia fondamentale per esplorare le potenzialità dell’ingegneria genetica nell’estensione della vita.
