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Giuni Russo: 20 anni dalla scomparsa della voce straordinaria della musica italiana

Ricordo e testimonianze di Maria Antonietta Sisini sull'artista e la sua eredità

Giuni Russo: 20 anni dalla scomparsa della voce straordinaria della musica italiana

Il 14 settembre di quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa di Giuni Russo, celebre cantautrice e musicista italiana, considerata da molti una delle voci più straordinarie della musica italiana. Maria Antonietta Sisini, amica, collega e compagna di vita di Giuni Russo, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per ricordare l’artista, conosciuta anche come Giuseppa Romeo, che ci ha lasciato prematuramente a soli 51 anni dopo una lunga malattia.

Il destino ha voluto che il loro incontro avvenisse nel lontano 1968, in un pomeriggio di domenica al dancing Diomede di Milano, dove entrambe, Sisini e Russo, si esibivano come musiciste. Sisini ha raccontato con emozione: “È stato lì che ho incontrato Giuni Russo. Lei era già abbastanza famosa (aveva partecipato a Castrocaro e Sanremo). A un certo punto le chiesero di cantare. Salì sul palco, le passai la chitarra e intonò ‘Chain of fools’ di Aretha Franklin… È stato un colpo di fulmine. In confronto a lei, io ero una principiante.”

Sisini ha descritto Giuni Russo come un’artista completa, che ha dedicato la sua vita alla musica, coltivando il suo talento fin da bambina. Ha sottolineato il ruolo fondamentale di Franco Battiato nella loro collaborazione artistica, ricordando: “Cominciammo a collaborare. Non avevamo legami con le case discografiche. Giuni e io non sapevamo scrivere testi, solo musica. Così nacque l’album ‘Energie’ nel 1981. Battiato girava le case discografiche e raccoglieva solo rifiuti. Alla fine, però, arrivò il contratto con la Cgd.”

Durante i 36 anni di convivenza, Sisini e Russo hanno vissuto momenti di tensione legati al loro lavoro artistico. Sisini ha raccontato: “Erano litigi professionali. Se la musica leggera non funzionava, provavamo con la musica classica. Così nacque l’idea dell’album ‘A Casa di Ida Rubinstein’ nel 1988. Lavorammo su questo progetto per tre anni, nonostante l’indifferenza delle case discografiche.”

Sisini ha condiviso un aneddoto su Battiato, ricordando: “Dopo essersi trasferito a Milo, riascoltò le nostre canzoni e si entusiasmò. Noi dicevamo che nessuno le voleva. Lui rispose: ‘Non c’è problema, le pubblico io con la mia etichetta discografica l’Ottava’. Tra noi c’era una sintonia che andava oltre il lavoro. Conservo tutto questo nel mio cuore.”

Sisini ha ammesso di non sapere come rispondere alla domanda sull’eredità spirituale di Giuni Russo, dichiarando: “Ho tutto nel mio cuore. Mi emoziono. È stata un’esperienza immensa vivere per 36 anni con Giuni.” Per commemorare il ventesimo anniversario della sua scomparsa, il 14 settembre si terrà un tributo a Roma presso la Nuvola di Fuksas.