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Rapina a Rimini: giovani rapinatori in lacrime e arresti

Due ragazzi commettono rapina con pistola giocattolo in gioielleria

Rapina a Rimini: giovani rapinatori in lacrime e arresti

Nel centro storico di Rimini, due giovani rapinatori hanno commesso una violenta rapina ai danni della gioielleria Ciacci, impugnando una pistola a giocattolo. Successivamente, uno dei due si è scusato in lacrime con la vittima e i genitori, mentre l’altro ha scelto di non rispondere durante l’interrogatorio.

Secondo quanto riportato da RiminiToday, i due rapinatori avevano pianificato attentamente il colpo, visitando la gioielleria alcuni giorni prima vestiti in modo elegante, con giacca e camicia, per osservare da vicino alcuni orologi preziosi. Sabato, intorno alle 12, sono tornati per compiere il reato, ancora elegantemente vestiti.

Una volta entrati nel negozio di via Garibaldi, hanno minacciato il titolare e un’impiegata con la pistola, per poi immobilizzarli con delle fascette da elettricista ai polsi. Tuttavia, il proprietario è riuscito a liberarsi e ha ingaggiato una colluttazione con il 20enne, riuscendo a bloccarlo. Nel frattempo, sono giunte sul posto le Volanti della Polizia di Stato.

Dopo l’arresto, i due rapinatori sono stati interrogati: il 17enne di Cesenatico è scoppiato in lacrime di fronte al giudice, chiedendo perdono alla vittima e ai genitori, senza però riuscire a spiegare le motivazioni dietro il suo comportamento. Il giudice ha deciso di concedere gli arresti domiciliari al giovane. Il 20enne di Gambettola, invece, ha scelto di non rispondere durante l’interrogatorio e si trova attualmente in carcere, in attesa della decisione del giudice riguardo a una misura cautelare meno restrittiva.

Entrambi i rapinatori dovranno rispondere dei reati di rapina aggravata e sequestro di persona in concorso. L’episodio ha suscitato grande scalpore in città, sia per l’età dei malviventi che per le loro comuni origini familiari. Inoltre, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza a Rimini, con l’intervento di Onelia Banchetti, presidente di Federpreziosi, che ha sottolineato l’importanza di avere un maggior numero di forze dell’ordine a disposizione per garantire la sicurezza della città.