Il Mistero della Morte di Beethoven: Avvelenamento da Piombo e Altre Ipotesi
Uno Studio Svela Possibili Cause della Salute Precaria del Compositore
Ludwig van Beethoven, celebre compositore, non ha lasciato soltanto un’eredità musicale straordinaria, ma anche un mistero intorno alla sua morte prematura all’età di 56 anni nel 1827. La sua salute precaria, caratterizzata da sordità, problemi gastrointestinali e disturbi alla vista, ha sempre suscitato domande senza risposta. Pare che lo stesso Beethoven abbia chiesto ai medici di indagare sulle cause di queste afflizioni, in particolare sulla sordità che lo colpì già in giovane età.
Recentemente, uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Chemistry ha avanzato l’ipotesi che le condizioni di salute di Beethoven potessero essere state influenzate da un avvelenamento cronico da piombo. Questo studio, condotto da ricercatori della Mayo Clinic e di Harvard, si è basato sull’analisi di due ciocche di capelli del compositore, fornite da un collezionista australiano appassionato della sua vita.
Le analisi hanno rivelato livelli elevati di piombo nelle ciocche di capelli, ben al di sopra delle soglie considerate sicure oggi. Questo avvelenamento da piombo potrebbe spiegare i disturbi fisici che Beethoven ha sofferto, ma non sarebbe stato l’unico fattore contribuente alla sua morte precoce.
Il piombo, presente in quantità significative nel corpo del compositore, è stato probabilmente assorbito attraverso il consumo di vino, bevuto quotidianamente da Beethoven da bicchieri contenenti piombo. Inoltre, il compositore utilizzava il diacetato di piombo come dolcificante, pratica comune all’epoca ma oggi nota per i suoi effetti tossici.
La presenza di piombo nel corpo di Beethoven, associata a problemi gastrointestinali, renali e all’udito, potrebbe essere stata una delle cause dei suoi disturbi di salute. Tuttavia, non sarebbe stata sufficiente da sola a causare la sua morte.
Alcune ricerche suggeriscono che Beethoven potesse essere affetto da epatite B, una malattia per la quale presentava fattori di rischio genetici. Questa condizione, unita al suo consumo eccessivo di alcolici, potrebbe aver contribuito alla cirrosi epatica diagnosticata alla sua morte.
