Il caso di Franco Di Mare: lotta contro il mesotelioma e le complessità della tutela giornalistica
La sfida tra la salute e la burocrazia: il dramma di un giornalista esposto all'amianto
La vicenda di Franco Di Mare, giornalista di grande valore, ha destato scalpore per il tumore a lunga latenza e aggressivo come il mesotelioma pleurico, causato dall’esposizione all’amianto. L’Inail ha comunicato che, a causa del periodo transitorio di passaggio dalla tutela dell’Inpgi, non è legittimato ad accertare il nesso causale tra la professione svolta dal giornalista e la patologia contratta.
Il mesotelioma è un tumore correlato all’amianto, una sostanza pericolosa che può provocare gravi conseguenze sulla salute. L’Inail ha preso visione del caso di Franco Di Mare durante il periodo di transizione tra la tutela dell’Inpgi e quella dell’Inail, come previsto dalla legge di bilancio 2022.
Fino al 31 dicembre 2023, l’assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti professionisti era gestita secondo le regole dell’Inpgi, che non prevedeva la tutela dalle malattie professionali. Dal primo gennaio 2024, i giornalisti dipendenti saranno tutelati dall’assicurazione obbligatoria Inail sia contro gli infortuni sul lavoro sia contro le malattie professionali manifestatesi da quella data in poi.
La situazione di Franco Di Mare ha evidenziato le complessità legate alla transizione tra gli enti previdenziali e assicurativi per i giornalisti. L’Inail ha dovuto constatare che il giornalista non era tutelato secondo la normativa vigente, non potendo quindi rilasciare certificazioni sul nesso causale tra la sua professione e la malattia contratta.
La malattia di Franco Di Mare ha avuto un impatto profondo sulla sua vita e sulle persone a lui care. Affrontare una patologia così grave e dolorosa ha messo in luce la fragilità e la complessità della vita umana, soprattutto quando legata a rischi professionali come l’esposizione all’amianto.
