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Il giovane Berlusconi: dalla tv alla politica, i luoghi simbolo della sua carriera

Un viaggio attraverso le residenze e le città che hanno segnato la vita di Silvio Berlusconi

Il giovane Berlusconi: dalla tv alla politica, i luoghi simbolo della sua carriera

A quasi un anno dalla sua morte, la nota piattaforma di streaming Netflix ha deciso di produrre e lanciare un documentario su Silvio Berlusconi. L’11 aprile è stata rilasciata la docuserie “Il giovane Berlusconi”, dedicata alla sua carriera che spazia dagli esordi come imprenditore edile fino all’ascesa nel mondo della comunicazione con la creazione della tv commerciale e il suo coinvolgimento in politica.

La docuserie, prodotta da B&B Film in collaborazione con la società tedesca Gebreuder Beetz Filmproduktion e l’emittente franco-tedesca Zdf Arte, è stata co-finanziata dalla Regione Lazio e dal programma Media di Europa Creativa, grazie al Tax Credit del MiC. Diretta da Simone Manetti, è suddivisa in tre episodi della durata di 50 minuti ciascuno.

Attraverso filmati d’archivio inediti e interviste esclusive a importanti personaggi del secolo scorso, vengono mostrati aspetti inediti dell’ex cavaliere. Oltre alla sua carriera e ai successi, “Il giovane Berlusconi” esplora luoghi simbolici che hanno giocato un ruolo centrale nella storia recente.

Uno di questi luoghi è la nuova casa di Silvia Toffanin e Piersilvio Berlusconi, un gioiello di architettura situato a Milano. Berlusconi ha sempre avuto un legame speciale con Milano, dove ha avviato la sua attività imprenditoriale nel 1963 fondando la società edile Edilnord e costruendo il quartiere Milano 2. Inizialmente concepito come una città residenziale completa di servizi, Milano 2 è cresciuto nel tempo diventando parte di Segrate, alle porte di Milano.

A Milano ha avuto inizio anche il percorso di Mediaset: Berlusconi ha creato TeleMilanoCavo nel 1974 con l’intento di fornire ai residenti del quartiere una tv per seguire riunioni condominiali, messe, eventi locali e pubblicità. L’emittente, nata come tv di quartiere, si è evoluta rapidamente diventando Canale 5 e successivamente ampliandosi con altre reti all’interno di Mediaset.

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Il quartiere dove è sorto MIlano2, foto

Da imprenditore televisivo a leader politico, Berlusconi ha vissuto la sua ascesa in luoghi simbolici come Villa San Martino ad Arcore, una delle sue residenze iconiche dal 1974. Originariamente un monastero benedettino, la villa offre privacy grazie al suo parco con stalla e mausoleo personale.

Una volta entrato in politica, Berlusconi ha diviso il suo tempo tra Milano e Roma. A Roma risiedeva a Palazzo Grazioli, vicino a Piazza Venezia. L’edificio del XVI secolo, che prende il nome da uno dei suoi proprietari, Vincenzo Grazioli, offre un piano nobile con uffici e l’appartamento privato di Berlusconi.

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Villa San Martino ad Arcore, foto

Infine, un’altra residenza simbolo di Berlusconi presente nella docuserie è Villa Certosa a Porto Rotondo, attualmente in vendita. Acquistata negli anni Ottanta, la proprietà si estende su 4500 metri quadrati con 126 stanze, un teatro, una serra, un orto medicinale, una palestra e 4 bungalow. Circondata da un parco di 120 ettari, Villa Certosa garantiva la privacy al ex presidente del Consiglio durante le sue vacanze nella località balneare sarda.

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Villa Certosa, foto lapresse
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TeleMilanoCavo è stata fondata in un sottoscala di un palazzo di Milano 2, foto
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Uno degli studi di TeleMilanoCavo, foto
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Palazzo Grazioli a Roma, foto di @buendiatours via Instagram