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Guida completa alla tiroide: sintomi, diagnosi e terapie

Scopri tutto ciò che c'è da sapere sul mondo della tiroide e delle sue disfunzioni

Guida completa alla tiroide: sintomi, diagnosi e terapie

Quante volte ci siamo trovati di fronte a referti medici o informazioni online pieni di sigle e termini sconosciuti relativi alla tiroide? E quante volte la ricerca di risposte chiare e complete si è rivelata frustrante, lasciandoci con dubbi e incertezze?

L’endocrinologa e diabetologa Serena Missori, autrice del libro “Asse tiroide – intestino” insieme al dott. Alessandro Gelli, offre una guida preziosa per orientarsi nel complesso mondo della tiroide. Attraverso una spiegazione chiara e accessibile dei principali termini e sigle, la dottoressa Missori fornisce gli strumenti essenziali per comprendere i segnali del nostro corpo e interpretare correttamente i referti degli esami.

Tiroide, la guida completa

Al centro del sistema tiroideo si trova il TSH (ormone tireotropo), prodotto dall’ipotalamo, che agisce come messaggero chimico stimolando la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei. Tra questi, la tiroxina (FT4) rappresenta la forma attiva responsabile del metabolismo e di numerose altre funzioni corporee. Una parte di FT4 viene convertita in triiodotironina (FT3), ancora più attiva, nei tessuti periferici. La tiroide produce anche la tireoglobulina (Tg), una proteina che contiene ioni di iodio, elemento essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei.

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Il sistema immunitario può generare autoanticorpi che attaccano la tiroide, alterandone la funzionalità. Tra questi, i TRAb (anticorpi anti-tireoperossidasi) sono i più comuni e sono spesso associati a tiroiditi autoimmuni. La tireoperossidasi (TPO) è l’enzima responsabile della produzione degli ormoni tiroidei ed è bersaglio degli attacchi da parte dei TRAb.

Le principali disfunzioni tiroidee

Quando la tiroide non produce sufficienti ormoni si verifica l’ipotiroidismo, caratterizzato da stanchezza, aumento di peso, intolleranza al freddo, alterazioni del ciclo mestruale e stitichezza. Al contrario, un eccesso di ormoni tiroidei causa ipertiroidismo, con sintomi quali tachicardia, calo di peso, tremori, ansia e disturbi del sonno.

L’infiammazione della tiroide, chiamata tiroidite, può essere acuta, subacuta o cronica. Le cause più comuni includono infezioni virali o batteriche, malattie autoimmuni e carenza di iodio.

La presenza di noduli tiroidei, crescite benigne o maligne all’interno della ghiandola, è un fenomeno frequente, soprattutto nelle donne. Nella maggior parte dei casi, i noduli sono benigni e non causano problemi. Tuttavia, alcuni noduli possono essere cancerosi e richiedere un intervento chirurgico. Infine, il cancro alla tiroide è un tumore maligno che colpisce la ghiandola. Sebbene sia relativamente raro, rappresenta la forma più comune di tumore endocrino con una prognosi generalmente buona, soprattutto se diagnosticato precocemente.

Esami e terapie per una tiroide sana

Per valutare la funzionalità tiroidea, il medico prescrive specifici esami. Il TSH basale misura il livello di TSH nel sangue, fornendo un’indicazione indiretta dell’attività tiroidea. L’FT4 basale dosa la tiroxina libera nel sangue, mentre l’ecografia tiroidea permette di visualizzare la ghiandola e identificare eventuali noduli o alterazioni.

La scintigrafia tiroidea utilizza un radioisotopo per valutare la funzione e la struttura della tiroide. In caso di noduli sospetti, l’agoaspirato tiroideo consente di prelevare un campione di cellule per un esame citologico.

Le terapie per le disfunzioni tiroidee variano a seconda della patologia e della gravità dei sintomi:

  • Ipotiroidismo: la terapia ormonale sostitutiva con ormoni tiroidei sintetici (levotiroxina) rappresenta il trattamento d’elezione. La terapia è generalmente a vita e richiede un monitoraggio regolare con esami del sangue.
  • Ipertiroidismo: il metimazolo e il propiltiouracile sono i farmaci più comunemente usati per trattare l’ipertiroidismo.
  • Tiroidite: la terapia dipende dalla causa sottostante, con trattamenti sintomatici o farmacologici a seconda dei casi.

Prevenzione: prendersi cura della tiroide

Sebbene alcune malattie tiroidee non siano prevenibili, è possibile adottare alcune misure per ridurre il rischio di svilupparle. Tra queste troviamo:

  • Assumere una corretta quantità di iodio.
  • Mantenere un peso corporeo sano.
  • Evitare il fumo.
  • Gestire lo stress.
  • Effettuare regolarmente controlli tiroidei.

Tiroide: la lista completa delle sigle e dei termini

Ecco la lista completa delle sigle e dei termini legati alla tiroide per orientarsi e comprendere meglio:

  • TRH: ormone stimolante l’ipofisi per la produzione di TSH.
  • TSH: ormone stimolante la tiroide per la produzione di ormoni tiroidei.
  • T4: tiroxina, la forma di deposito degli ormoni tiroidei.
  • Free T4 (FT4): tiroxina non legata alla TBG in grado di agire nel corpo.
  • T3: triiodotironina, la forma attiva degli ormoni tiroidei.
  • Free T3 (FT3): la forma non legata della T3 in grado di agire nelle cellule.
  • Reverse T3 (rT3): forma di ormone tiroideo che compete con T3.
  • Tireoglobulina: proteina da cui vengono formati gli ormoni tiroidei.
  • Ab TPO: anticorpi anti-perossidasi tiroidea.
  • TgAb: anticorpi anti-tireoglobulina.
  • TRAb: anticorpi antirecettore del TSH.