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Aggressione omofoba sul treno: la denuncia di Federico Lauri

Il noto parrucchiere dei vip racconta l'episodio e lancia un messaggio contro l'omofobia

Aggressione omofoba sul treno: la denuncia di Federico Lauri

Federico Fashion Style ha denunciato ieri sui social un’aggressione omofoba subita durante un viaggio in treno da Milano a Napoli. Il noto parrucchiere dei vip, Federico Lauri, è stato ricoverato in ospedale a Colleferro (Roma) e ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera i dettagli dell’episodio e le conseguenze sia fisiche che psicologiche.

Lauri ha spiegato che l’incidente è iniziato quando il treno Italo, proveniente da Milano Centrale e diretto a Napoli, si è fermato per un guasto. Il parrucchiere, chiuso nel salotto prenotato, è uscito per chiedere informazioni alle hostess a causa del ritardo che avrebbe causato problemi ai suoi clienti nel salone di Napoli. Durante questa interazione, ha notato un signore di mezza età, viaggiante in classe business, che lo stava riprendendo con il telefono senza autorizzazione.

Dopo aver chiesto all’uomo di cancellare il video, Lauri ha ricevuto insulti e provocazioni. Nonostante abbia cercato l’intervento del capotreno e successivamente della polizia, l’uomo ha continuato con gli insulti omofobi, culminati in un’aggressione fisica.

L’hairstylist ha dichiarato di essere vicino a tutti coloro che affrontano situazioni simili e ha sottolineato l’importanza di non rispondere alle provocazioni, ma di denunciare tali comportamenti. Lauri ha confermato che intende sporgere denuncia contro l’aggressore, avendo a disposizione testimoni e registrazioni delle telecamere di sorveglianza come prove.

Il referto medico ha evidenziato un trauma cranio-facciale guaribile in 15 giorni, ma il danno psicologico è stato definito devastante dall’hairstylist. Lauri ha raccontato di un episodio simile in passato a Milano, ma ha sottolineato che l’aggressione verbale subita durante il viaggio in treno è stata ancora più violenta.

Infine, Lauri ha voluto lanciare un messaggio a chi potrebbe trovarsi nella sua stessa situazione, consigliando di non rispondere alle provocazioni, ma di denunciare ogni forma di violenza. Ha concluso affermando che l’omofobia è la vera malattia da curare, non l’omosessualità, e che è fondamentale combattere contro ogni forma di discriminazione e violenza.