La serie spagnola su Disney+ basata sull’attentato del 11 marzo a Madrid
Drammatica narrazione del più grande attentato jihadista in Europa
Su Disney+ arriverà presto la serie spagnola “Ci vediamo in un’altra vita”, creata da Jorge Sánchez-Cabezudo e Alberto Sánchez-Cabezudo. La trama si basa su un drammatico evento realmente accaduto: il più grande attentato jihadista in Europa per numero di vittime.
Per comprendere meglio la storia, dobbiamo fare un salto indietro di vent’anni. La serie è tratta dal libro del giornalista Manuel Jabois, intitolato “Nos vemos en esta vida o en la otra”, che si basa sull’intervista concessa da Gabriel Montoya Vida, conosciuto come Baby, riguardo al suo coinvolgimento nell’attentato del 11 marzo 2004 a Madrid.
In quell’anno, Baby, all’epoca un sedicenne, insieme a José Emilio Suárez Trashorras, partecipò al trasporto dell’esplosivo utilizzato dalla cellula terroristica per fabbricare le bombe che esplosero sui quattro treni pendolari tra Alcalá de Henares e la stazione di Atocha a Madrid. Gli attentati, avvenuti contemporaneamente, causarono la morte di 193 persone e ferirono quasi duemila.
Nel 2004, Baby fu la prima persona condannata per gli attentati. La sua testimonianza risultò cruciale nel processo di massa del 2007, che stabilì che l’attentato fu perpetrato dal Gruppo Islamico Combattente Marocchino (Gicm), affiliato al Movimento salafista jihadista in Spagna e ispirato da Al Qaeda. Dei più di 100 indagati, 29 furono imputati.
Alla fine del processo d’appello, 18 persone furono condannate, di cui 3 a pene detentive di decine di migliaia di anni (benché il massimo di pena in Spagna sia di 40 anni di carcere): Jamal Zougan, Othman el Gnaoui e José Emilio Suárez Trashorras, il minatore spagnolo delle Asturie, non di fede islamica e estraneo all’organizzazione, che fornì l’esplosivo.
La serie spagnola “Ci vediamo in un’altra vita” debutterà su Disney+ il 17 aprile 2024.