La polemica dei piedi di Sofia Goggia: le scuse di Massimo Sestini
Massimo Sestini si scusa per l'immagine controversa di Sofia Goggia, attribuendo l'errore a un intervento non autorizzato. La vicenda solleva dibattiti sull'etica fotografica e la responsabilità professionale.
Massimo Sestini, il celebre fotoreporter italiano nato a Prato e conosciuto a livello internazionale per i suoi straordinari lavori, ha recentemente pubblicato un post di scuse su Instagram in seguito alla polemica scatenata dal caso dei piedi di Sofia Goggia sulla copertina di Sette, il settimanale del Corriere della Sera. La campionessa era ritratta distesa su un letto accanto al suo Pastore australiano, ma ciò che ha attirato l’attenzione sono stati i suoi piedi, oggetto di critiche sui social media.
Sestini, noto per le sue fotografie aeree che hanno immortalato eventi storici come la tragedia della Moby Prince, gli attentati a Falcone e Borsellino, il Giubileo, gli scontri al G8 di Genova e i funerali di papa Giovanni II, ha spiegato che l’errore nella foto di Sofia Goggia è stato causato da un intervento di postproduzione non autorizzato da lui. Il fotoreporter ha ammesso di non aver controllato attentamente il lavoro del postproducer a causa di un viaggio in Terra del Fuoco a bordo dell’Amerigo Vespucci.
Le scuse di Sestini non sono state ben accolte da tutti, con numerosi commenti critici sotto al suo post. Alcuni utenti hanno ironizzato sul modo in cui ha gestito la situazione, suggerendo che avrebbe dovuto assumersi la responsabilità dell’errore anziché scaricarla su altri. Tuttavia, c’è stato anche chi ha difeso il fotografo, sottolineando la sua gentilezza e educazione nonostante le critiche ricevute.
La vicenda ha evidenziato l’importanza della precisione e della responsabilità nel campo della fotografia, soprattutto quando si tratta di ritratti di personaggi pubblici come Sofia Goggia. Sestini, con la sua lunga carriera e le sue numerose realizzazioni di prestigio, si è trovato al centro di una discussione che ha coinvolto appassionati di fotografia e apprezzatori del suo lavoro.