Scienze

L’impatto della povertà sul cervello umano

La povertà accelera l'invecchiamento cerebrale e compromette le capacità cognitive. Lo studio evidenzia il legame tra condizioni socioeconomiche svantaggiate e invecchiamento precoce della materia bianca del cervello.

L’impatto della povertà sul cervello umano

La povertà può essere paragonata a una malattia, ereditaria e a volte contagiosa, che influisce negativamente sulla salute e sulla qualità della vita. Uno studio condotto dall’Università di Losanna e dall’Università di Ginevra e pubblicato sul Journal of Neuroscience ha evidenziato come la povertà acceleri l’invecchiamento del cervello, compromettendo le capacità cognitive.

Le ricerche sul legame tra povertà e salute hanno dimostrato che le persone svantaggiate economicamente hanno un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, obesità, diabete e altre patologie croniche. Questo perché hanno un accesso limitato ai servizi sanitari, soffrono più facilmente di ansia e depressione, seguono una dieta meno salutare e hanno abitudini dannose come il fumo e il consumo eccessivo di alcol.

Lo studio ha coinvolto 751 adulti di età compresa tra i 50 e i 90 anni, sottoposti a risonanza magnetica e test cognitivi. I risultati hanno evidenziato un legame tra condizioni socioeconomiche svantaggiate e segni di invecchiamento precoce della materia bianca del cervello, che contiene le fibre nervose. Questo invecchiamento precoce è associato a una riduzione delle fibre nervose e della guaina mielinica che le protegge.

È interessante notare che i cambiamenti nella materia bianca sono stati correlati a un declino cognitivo nelle persone provenienti da contesti svantaggiati, mentre non hanno avuto effetti significativi nei partecipanti più agiati. Questo suggerisce che il benessere economico possa proteggere dal deterioramento cognitivo, anche con l’avanzare dell’età.

Lo studio rappresenta un punto di partenza importante per approfondire gli effetti della povertà e di altri fattori ambientali sul cervello umano, aprendo la strada a ulteriori ricerche per comprendere meglio come le condizioni socioeconomiche influenzino le strutture cerebrali e le funzioni cognitive.