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La tragica decisione di Caroline March: il suicidio assistito dopo l’incidente fatale

Caroline March, atleta paralizzata dopo un incidente, opta per il suicidio assistito per sfuggire alla sua nuova realtà. La sua scelta solleva dibattiti sulla libertà individuale.

La tragica decisione di Caroline March: il suicidio assistito dopo l’incidente fatale

Caroline March, atleta inglese di 31 anni, ha deciso di porre fine alle sue sofferenze attraverso il suicidio assistito. Nel 2022, a seguito di una caduta da cavallo che le ha causato una lesione spinale, è rimasta paralizzata. Questo incidente ha stravolto la sua vita, portandola a prendere la difficile decisione di cercare la morte all’estero, poiché nel Regno Unito il suicidio assistito è ancora illegale.

La tragica notizia della morte di Caroline è stata annunciata sabato scorso, 23 marzo 2024. La stessa atleta ha comunicato la sua scelta attraverso una lunga lettera pubblicata sui social il giorno successivo alla sua dipartita. Nella lettera, Caroline esprime il suo pensiero sulla vita e sulla morte, citando il filosofo Alan Watts e sottolineando la sua convinzione nel suicidio assistito come opzione in caso di impossibilità a vivere la vita che desiderava.

La vita di Caroline March è cambiata radicalmente due anni fa, il 16 aprile 2022, a seguito dell’incidente che l’ha resa paralizzata. Nonostante mesi di cure e terapie, comprese quelle con cellule staminali negli Stati Uniti, l’atleta non è riuscita a riprendersi. La sua lettera riflette la sua sofferenza e la sua incapacità di accettare una vita che non le permetteva di svolgere le attività che amava.

Caroline ha ricevuto tanto amore e sostegno durante il suo percorso, ma ha riconosciuto che l’amore non poteva guarirla o rendere la sua situazione sopportabile. La sua decisione di porre fine alle sue sofferenze attraverso il suicidio assistito ha suscitato dibattiti e riflessioni sulla libertà di scelta individuale e sul diritto di decidere sulla propria vita e sulla propria morte.