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Tragico attacco a convoglio umanitario: richiesta di indagine indipendente

Drammatico attacco a convoglio umanitario in Palestina provoca chiusura di organizzazioni umanitarie e emergenza alimentare a Gaza. Richiesta di indagine internazionale per chiarire responsabilità.

Tragico attacco a convoglio umanitario: richiesta di indagine indipendente

I corpi dei sei operatori umanitari stranieri di World Central Kitchen, insieme all’autista palestinese che li accompagnava e che sono stati uccisi da un drone israeliano, sono stati trasferiti dalla Striscia all’Egitto. Da lì, saranno rimpatriati nei rispettivi paesi d’origine. Le grandi cucine dell’organizzazione, che fornivano cibo a migliaia di persone, sono state chiuse immediatamente. Senza gas, fuoco, utensili per cucinare e cibo, molte persone stanno lottando per preparare almeno un pasto caldo al giorno.

Anche l’ente Anera ha sospeso tutte le sue operazioni in Palestina. Insieme, le due organizzazioni servivano due milioni di pasti a settimana. A Gaza, un milione e centomila persone, la metà della popolazione, si trovano in una situazione di fame catastrofica a causa delle restrizioni sulle consegne di aiuti. Il Norwegian Refugee Council ha lanciato l’allarme, dicendo: “Siamo sull’orlo del baratro”.

L’attacco del 1° aprile 2024 al convoglio umanitario è avvenuto tre giorni fa. Le forze di difesa israeliane hanno attaccato il convoglio, ammettendo gli omicidi ma definendo l’evento come “un tragico incidente in cui le nostre forze hanno involontariamente colpito dei non combattenti”, qualcosa che, secondo loro, può accadere in guerra. L’attacco ha coinvolto diversi attacchi militari che hanno preso di mira tre veicoli di World Central Kitchen, contrassegnati come tali e con movimenti noti alle autorità israeliane.

In una lettera aperta firmata da Javier Garcia, copresidente esecutivo dell’organizzazione umanitaria, e Erin Gore, amministratore delegato, si chiede ai governi di Australia, Canada, Stati Uniti d’America, Polonia e Regno Unito di unirsi a loro nell’invocare un’indagine indipendente su questi attacchi, per determinare se siano stati intenzionali o abbiano violato il diritto internazionale.

Per garantire l’integrità dell’indagine, è stato richiesto al governo israeliano di conservare immediatamente tutti i documenti, le comunicazioni, le registrazioni video e/o audio e qualsiasi altro materiale rilevante per gli attacchi del 1° aprile. L’indagine indipendente è considerata l’unico modo per scoprire la verità su quanto accaduto, garantire trasparenza e responsabilità per i responsabili e prevenire futuri attacchi contro gli operatori umanitari.