Superbonus 110%: Scadenza 4 aprile 2024 e Nuove Limitazioni
Scadenza imminente per comunicazioni e cessioni relative al superbonus 110%. Nuove limitazioni e modifiche significative imposte dal governo Meloni.
I tempi sono strettissimi, con l’ultimo decreto del governo Meloni sul superbonus ora operativo. La corsa contro il tempo è iniziata per coloro che hanno commesso errori o non hanno comunicato all’Agenzia delle entrate la scelta dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori del 2023. Se non si agirà entro giovedì 4 aprile, sarà necessario pagare la fattura e poi scontarla dalle imposte della dichiarazione dei redditi in più anni.
La norma, contenuta nel testo finale pubblicato in Gazzetta Ufficiale, presto approderà in Parlamento per la conversione in legge. Il nuovo provvedimento introduce limitazioni, eliminando eccezioni e concessioni previste dal precedente decreto del dicembre 2023.
Il superbonus, introdotto dal governo Conte II nel maggio 2020, ha subito modifiche significative con l’ultimo provvedimento che ha eliminato sconti in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie di agevolazioni edilizie che li prevedevano.
La data chiave del 4 aprile 2024 è cruciale per le comunicazioni all’Agenzia delle entrate riguardanti le cessioni dei crediti e gli sconti in fattura relativi all’anno 2023. La remissione in bonis è stata cancellata, imponendo una scadenza ferma per la presentazione della documentazione necessaria.
La questione della Cila aggiunge ulteriori complicazioni, con il blocco alla cessione che coinvolge anche chi ha inviato la comunicazione di inizio lavori entro una certa data ma non ha effettuato i pagamenti.
Le case danneggiate dai terremoti godranno di una deroga limitata a un determinato ammontare per il 2024, come specificato nel testo del decreto.
Il decreto ha un impatto retroattivo su diverse situazioni, inclusi terzo settore, Iacp e cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Il governo ha bloccato sconti e cessioni per le Cila dormienti, ovvero i casi in cui non sono state sostenute spese documentate da fattura entro il 30 marzo.
Il costo del superbonus è stato oggetto di analisi da parte dell’Enea, che ha calcolato una spesa a carico dello Stato in aumento. Il governo Meloni ha preso decisioni in vista delle nuove previsioni economiche e finanziarie, con possibili sforamenti di bilancio.
Il superbonus, introdotto nel 2020, ha subito varie modifiche nel tempo, con riduzioni progressive delle agevolazioni e limitazioni nei meccanismi di riscossione.
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