Marlon Brando: l’icona del cinema e il suo impegno civile
Marlon Brando, leggenda del cinema, ha incarnato il ruolo di Vito Corleone ne 'Il padrino' e ha lottato per i diritti civili. Dai suoi successi alle sue battaglie, un ritratto dell'uomo dietro al mito.
All’inizio degli anni Settanta, si diffuse in tutto il mondo l’immagine iconica del tipico boss di una famiglia di mafiosi italoamericani: un uomo autorevole e elegantemente vestito, con voce roca, mascella pronunciata, papillon e capelli pettinati all’indietro. Questa figura era incarnata da Don Vito Corleone, il protagonista de “Il padrino” di Francis Coppola, considerato uno dei migliori e più influenti film gangster di sempre.
La magistrale interpretazione di Marlon Brando nel ruolo di Vito Corleone contribuì notevolmente alla fama del personaggio. Nel 1972, Brando fu acclamato dalla critica per il suo approccio estremamente immersivo nel personaggio, studiandone ogni dettaglio, dall’accento al linguaggio corporeo, per renderlo il più credibile possibile.
L’anno successivo, Brando era considerato un favorito per l’Oscar, ma decise di boicottare la premiazione in segno di protesta. Invitò Sacheen Littlefeather, una modella di discendenza apache, a rifiutare il premio a suo nome, denunciando il trattamento dei nativi americani nell’industria cinematografica e gli eventi di Wounded Knee, South Dakota.
Questo episodio rappresentò uno dei momenti più memorabili degli Oscar e sottolineò l’impegno civile di Brando, che, oltre alle sue straordinarie capacità attoriali, si distinse per le sue critiche all’industria cinematografica di Hollywood.
Marlon Brando nacque a Omaha, Nebraska, cento anni fa, da Marlon Brando Sr., produttore di fertilizzanti, e Dorothy Julia Pennebaker, casalinga. Si trasferì a New York nel 1943 per studiare recitazione alla Dramatic Workshop con Stella Adler, una rinomata insegnante di recitazione.
Il suo debutto teatrale avvenne nel 1944 con “I Remember Mama”, seguito dal successo con “Un Tram chiamato desiderio” nel 1947, diretto da Tennessee Williams ed Elia Kazan.
Il successo cinematografico di Brando iniziò nel 1951 con “Un Tram chiamato desiderio”, seguito da ruoli memorabili in film come “Fronte del porto” (1954), che gli valse l’Oscar come miglior attore protagonista.
Gli anni Sessanta furono un periodo difficile per Brando, con partecipazioni in film criticati come “La contessa di Hong Kong”. Tuttavia, negli anni Settanta, ottenne un riscatto con ruoli di spicco in “Il padrino” e “Ultimo tango a Parigi”.
Uno dei suoi ruoli più celebri fu nel film “Apocalypse Now” (1979), diretto da Coppola, in cui interpretò il colonnello Kurtz. Questo film è considerato un capolavoro e la performance di Brando, non solo per il famoso monologo finale, ma anche per la sua trasformazione fisica per il ruolo.
Dopo “Apocalypse Now”, la carriera di Brando subì un declino e recitò in ruoli minori. Il suo ultimo film fu “The Score” (2001), in cui apparve accanto a Robert De Niro. Marlon Brando morì il 1° luglio 2004 a causa di un enfisema polmonare.
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