La crisi in Ucraina: sfide e speranze per la difesa
La Nato elabora un piano di supporto militare all'Ucraina per contrastare l'invasione russa, ma le linee del fronte rischiano di crollare. La carenza di armi e uomini mette a rischio la difesa ucraina.
La Nato sta elaborando un piano a lungo termine per fornire supporto militare all’Ucraina, che prevede la creazione di un fondo di 100 miliardi di euro da distribuire in cinque anni. L’obiettivo è garantire che gli aiuti a Kiev siano stabili e non soggetti a possibili cambiamenti in caso di elezione di Donald Trump come futuro presidente degli Stati Uniti. Il Segretario generale Jens Stoltenberg ha proposto di coinvolgere più direttamente l’Alleanza atlantica nel coordinare la fornitura di armi, munizioni ed equipaggiamento all’Ucraina, impegnata nella lotta contro l’invasione russa.
Tuttavia, nonostante questi sforzi, le linee del fronte ucraine rischiano di crollare a breve termine, rendendo difficile, se non impossibile, riconquistare il terreno perduto. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, se il pacchetto di aiuti statunitensi in sospeso da mesi non verrà approvato al più presto, le forze ucraine saranno costrette a ritirarsi passo dopo passo, mettendo a rischio alcune importanti città del Paese.
L’esercito ucraino si trova in una situazione critica, privo delle risorse umane e materiali necessarie per contrastare gli attacchi russi, destinati a intensificarsi con l’arrivo dell’estate. Il fallimento dell’offensiva annunciata da Kiev potrebbe trasformarsi in una disfatta sotto i continui bombardamenti delle truppe di Vladimir Putin, che stanno conducendo una campagna aggressiva da Kharkiv e Sumy nel nord fino a Odesa nel sud, con attacchi missilistici e di droni sempre più intensi.
Alti ufficiali militari ucraini, che hanno servito sotto il generale Valery Zaluzhny, hanno descritto un quadro militare desolante. Hanno evidenziato il rischio di crollo delle linee del fronte ovunque i generali russi concentrino la loro offensiva, grazie alla superiorità numerica delle truppe e ai continui bombardamenti che stanno indebolendo le posizioni ucraine. Secondo fonti anonime, l’Ucraina non dispone delle tecnologie necessarie per contrastare efficacemente l’imminente massiccia avanzata russa.
Le armi fornite dall’Occidente sono arrivate spesso troppo tardi per fare la differenza sul campo di battaglia. I ritardi nel supporto militare hanno compromesso la difesa ucraina, con sistemi d’arma che diventano rapidamente obsoleti a causa delle contromosse russe. Nonostante alcuni successi temporanei con missili da crociera e sistemi missilistici leggeri, la mancanza di tempestività nella fornitura di armamenti ha limitato l’efficacia delle difese ucraine.
La carenza di uomini è diventata un problema ancora più grave delle armi. L’Ucraina fatica a sostituire i soldati caduti o feriti in azione, con stime che indicano un numero molto più elevato di vittime rispetto a quanto dichiarato ufficialmente. Gli alti ufficiali militari ritengono che siano necessarie urgentemente più truppe sul fronte, poiché quelle attualmente dispiegate non sono sufficienti.
Dopo mesi di esitazioni politiche, il presidente Zelensky ha approvato misure per abbassare l’età di reclutamento e ridurre le esenzioni mediche per aumentare il numero di arruolati. Tuttavia, la resistenza alla leva e la mancanza di mobilitazione di massa potrebbero compromettere ulteriormente le difese ucraine. Le richieste di Zaluzhny per una mobilitazione di massa non sono state accolte, e il generale è stato sostituito senza che le sue raccomandazioni venissero attuate.
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