Cronaca

Femminicidio a Senago: Dettagli Scioccanti Emergono in Aula

Dettagli scioccanti emergono nel processo ad Alessandro Impagnatiello, accusato di uccidere la fidanzata incinta con 37 coltellate. Medici legali rivelano prove agghiaccianti in aula.

Femminicidio a Senago: Dettagli Scioccanti Emergono in Aula

Nella nuova udienza a Milano del processo ad Alessandro Impagnatiello, il barman accusato di avere ucciso la fidanzata Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza, emergono dettagli scioccanti. La donna è stata colpita con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago. Nei giorni successivi al delitto, Impagnatiello avrebbe tentato di bruciare il corpo due volte, per poi nasconderlo dietro ad alcuni box a poche centinaia di metri da casa.

Oggi, 4 aprile, in aula parlano i medici legali e i consulenti, mostrando immagini del ritrovamento del cadavere e dell’autopsia. L’udienza è stata dichiarata a porte chiuse su richiesta del difensore della famiglia della vittima, Giovanni Cacciapuoti, per proteggere la privacy e la sensibilità delle prove presentate.

Alessandro Impagnatiello rischia l’ergastolo per omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, rapporto di convivenza, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere. Secondo le indagini, l’imputato ha ucciso Giulia, tentato di bruciarne il corpo e poi nascosto la verità, simulando la scomparsa della donna.

Ulteriori dettagli rivelano che c’è stato anche un tentativo di avvelenamento nei confronti di Giulia e del nascituro. Nel dicembre del 2022, Impagnatiello cercava veleno per topi online, mentre la vittima lamentava sintomi sospetti, come un bruciore allo stomaco e un’acqua dall’odore sospetto.

Il medico legale Nicola Galante, durante la deposizione, ha spiegato che le 37 lesioni riscontrate sul corpo di Giulia, tra cui una lesione alla carotide esterna, hanno causato un’acuta anemia metaemorragica, provocando la morte della vittima. Non sono state trovate lesioni da difesa, confermando la natura violenta del femminicidio.

Galante ha anche evidenziato che la morte del feto è avvenuta successivamente a quella della madre, a causa di un’insufficienza vascolare derivante dall’emorragia. La famiglia di Giulia, attraverso i social media, esprime il proprio dolore e la determinazione a ottenere giustizia per lei e il bambino non nato.

Le parole toccanti dei familiari di Giulia, come quelle del fratello Mario e del padre, riflettono il profondo dolore e la determinazione a lottare per la memoria di Giulia e del piccolo Thiago, chiedendo che la giustizia sia fatta per la tragedia che li ha colpiti.

Mario Tramontano Ig
Mario Tramontano su Ig