Bambini prematuri evacuati da ospedale bombardato a Gaza
Più di 30 bambini prematuri sono stati evacuati da un ospedale a Gaza, colpito dai bombardamenti. L'OMS e la Mezzaluna Rossa palestinese hanno dichiarato che molti genitori sono stati uccisi

Sabato pomeriggio, più di 30 bambini nati prematuramente sono stati trasferiti in ambulanza dall’ospedale al Shifa di Gaza a un ospedale di Rafah, nel sud della Striscia. Non è ancora chiaro il numero esatto: l’OMS aveva dichiarato che nella struttura erano presenti 32 neonati, mentre la Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato di aver evacuato 31 bambini. Secondo un portavoce della Mezzaluna Rossa, molti dei genitori dei bambini evacuati sono stati uccisi durante i bombardamenti, mentre altri sono stati costretti a lasciare Gaza e sono attualmente dispersi.
L’ospedale al Shifa, il più grande di Gaza, è diventato l’obiettivo principale dell’operazione di terra condotta dall’esercito israeliano nella Striscia. Israele sostiene che sotto l’ospedale si trovi il principale centro operativo di Hamas, un’accusa negata dai miliziani e dal personale ospedaliero. Tuttavia, l’intelligence statunitense ha confermato in parte la presenza di Hamas nell’ospedale. Le forze armate israeliane sono entrate nell’edificio nella notte tra martedì e mercoledì, ma finora non hanno presentato prove convincenti della presenza di tunnel o depositi di armi.
Sabato mattina, un gruppo di operatori umanitari, coordinato dall’OMS, ha potuto accedere all’ospedale per un’ora. Hanno descritto la struttura come una “zona di morte”, con segni evidenti di colpi di arma da fuoco e bombardamenti, mancanza di acqua, medicine, cibo, carburante e strumenti medici. I corridoi sono pieni di rifiuti, aumentando il rischio di malattie e infezioni. Secondo l’OMS, nell’ospedale sono ancora presenti 25 operatori sanitari e 291 pazienti, tra cui i bambini evacuati nel pomeriggio.
I bombardamenti dell’esercito israeliano continuano ad intensificarsi anche nelle zone meridionali della Striscia. In meno di 24 ore, due scuole gestite dall’UNRWA sono state bombardate. Sui social media circolano video cruenti che mostrano persone ferite e uccise negli attacchi.
Un bombardamento ha colpito la scuola al Fakhura nel campo profughi di Jabalia, uccidendo diverse persone. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ricevuto notizie di un “incidente” nella zona e sta indagando sulle responsabilità. La scuola era gestita dall’UNRWA e aveva ospitato migliaia di sfollati.
L’UNRWA non è ancora in grado di confermare il numero di morti nelle due scuole. Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che almeno 50 persone sono state uccise nella scuola di Jabalia. La zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia, è stata anche bombardata, causando la morte di almeno 26 persone in un edificio civile.
L’esercito israeliano sostiene di condurre una campagna di bombardamenti intensi per smantellare le basi operative di Hamas. Tuttavia, Israele afferma che Hamas usa i civili come scudi umani, posizionando i propri centri operativi e depositi di armi sotto scuole e ospedali. Questa è una questione molto dibattuta e, se confermata, costituirebbe un crimine di guerra. Hamas ha negato queste accuse, ma ci sono prove che in passato il gruppo abbia combattuto nelle aree residenziali abitate da civili e usato infrastrutture civili come basi.
Secondo alcune fonti, gli Stati Uniti sarebbero vicini a un accordo tra Israele e Hamas che prevede il rilascio di ostaggi e una pausa nei combattimenti di cinque giorni da parte di Israele. Tuttavia, al momento la tregua non è stata confermata dai governi coinvolti.
Links: