Il progetto guidato da Kim Yo-jong.
La Corea del Nord ha stampato 12 milioni di opuscoli di propaganda e si sta preparando a lanciarli sul territorio della Corea del Sud. A renderlo noto è una dichiarazione rilasciata lunedì dall’agenzia statale KCNA. ”Gli opuscoli – si legge nella dichiarazione – esprimono la rabbia e l’ostilità delle persone di ogni estrazione sociale, sono stati prodotti in caratteri tipografici di tutti i tipi”. Pyongyang prevede di lanciare i volantini sul territorio sudcoreano utilizzando 3.000 mongolfiere. Secondo la dichiarazione del KCNA, questa azione è una decisione “inarrestabile da parte di tutte le persone e di tutta la società” nella Corea del Nord.

Ed è proprio il lancio, avvenuto nei giorni scorsi, di milioni di volantini della Corea del Sud ad aver scatenato la reazione della Corea del Nord con la distruzione dell’ufficio di dialogo intercoreano. Il 4 giugno, Kim Yo-jong, la sorella minore del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha accusato Seoul di aver lanciato opuscoli sul territorio nordcoreano e ha assicurato che il paese vicino “dovrà affrontare la fase peggiore” se il propaganda contro Pyongyang non venga fermata. Intanto per ridurre le tensioni, Seoul ha negato l’accreditamento ufficiale ai gruppi anti-nordici e il Ministero dell’Unificazione sudcoreano presentando una denuncia contro di loro. Tuttavia, Pyongyang, insoddisfatta di questa reazione, ha annunciato che riprenderà “tutti i tipi di esercitazioni militari regolari” vicino al confine con la Corea del Sud. Sabato, KCNA ha riportato l’inizio dei preparativi per distribuire gli opuscoli contro Seoul.